Operette morali: 2. Dialogo d’Ercole e di Atlante

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di Giacomo Leopardi

“Dietro i gesti di Ercole, sta Leopardi, il quale si prende gioco della grande poesia e della sua stessa poesia sublime, le Canzoni.” – Pietro Citati

Il Dialogo d’Ercole e di Atlante fa parte del gruppo di operette che Antonio Prete ha definito “cosmicomiche” e in cui Leopardi non è “pretendente della verità, ma soltanto giullare, soltanto poeta”. Mentre i due protagonisti si passano la terra come fosse un pallone nel breve Dialogo, “lo scherzo procede per allusioni e rinvii ai temi delle altre operette: il sonno degli uomini che paion morti, dal momento che è caduto, con la restaurazione, ogni movimento di passioni e di azioni, la vanità miserevole della centralità dell’uomo, l’insignificanza della terra nell’universo”.