Edizioni Q (4)

edizioniQGrazie a Wasim Dahmash che ci parla di EDIZIONI Q, una casa editrice dagli interessi molteplici, dalla saggistica alla letteratura, dall’intervento di testimonianza al pamphlet politico, dal reportage giornalistico alla pubblicazione di documenti; attenta in generale a proporre iniziative editoriali in una prospettiva che valorizzi elementi essenziali di democrazia e di creatività. “Quasi tutte le nostre pubblicazioni – scrive Wasim – sono di opere mai tradotte prima e sono tradotte direttamente dalla lingua di partenza in cui sono state scritte.”

1. Da quanto tempo fai l’editore?
La casa editrice “Edizioni Q” è nata nel 2002 con l’intento di dare spazio a quelle letterature che non ne trovano nel mercato editoriale, in primo luogo alla letteratura araba impegnata sul piano sociale e politico e particolarmente a quella palestinese.

2. Come hai definito le tue scelte editoriali?
Essendo a statuto cooperativo, la casa editrice definisce le scelte editoriali di comune accordo tra i soci. Abbiamo attualmente tre collane, la collana “Zenit” che pubblica romanzi, racconti brevi e poesie; la collana “Universitaria” è dedicata a saggi e ricerche e infine la collana “I libri di Q” dove trovano posto le pubblicazioni non strettamente attinenti alle altre due collane , come ad esempio i libri per l’infanzia. Quasi tutte le nostre pubblicazioni sono di opere mai tradotte prima e sono tradotte direttamente dalla lingua di partenza in cui sono state scritte.

blogger_van_gogh_natura_morta_mandorlo_fiorito_libro13. Quali sono le principali difficoltà in genere e quelle che hai affrontato tu?
Le difficoltà maggiori che incontriamo riguardano la distribuzione. Ci sembra che il mercato editoriale sia saturo dei prodotti delle grandi case editrici e poter accedere è necessario cambiare politica editoriale, che non desideriamo cambiare. Per esempio bisognerebbe alzare i prezzi di copertina per poter pagare l’eventuale distributore. Preferiamo mantenere i prezzi bassi e avere lettori che sono interessati alle nostre pubblicazioni e le cercano.

4. Che periodo è questo per le piccole case editrici italiane?
Le difficoltà che affronta la micro-editoria sono le stesse da molti anni e si riassumono a mio avviso nella poca visibilità e nella quasi impossibilità di godere di una adeguata distribuzione che permetta di accedere al mercato editoriale.

5. Quali sono gli argomenti o le iniziative che attualmente ti sembra attirino di più i lettori ?
La nostra casa editrice, come si è detto, è specializzata nelle pubblicazioni che focalizzano il mondo arabo-islamico e soprattutto quello palestinese e i nostri pochi lettori sono quasi sempre persone interessate a quei mondi.

6. Cosa pensi degli ebook? Li hai inseriti nel tuo catalogo? Pensi di dargli uno spazio specifico?
Spero di riuscire nel prossimo futuro a inserire nel catalogo anche alcuni e-book. Resto tuttavia dell’idea che per godere della lettura di un libro si ha bisogno della copia cartacea.

7. Sono importanti i festival e le fiere per rafforzare il contatto con i lettori? Qual è l’ultima fiera a cui hai partecipato?
Certamente i festival e le fiere sono ottime occasioni per migliorare il contatto con i lettori e crescere. Purtroppo non siamo sempre in grado di partecipare. L’ultimo festival a cui abbiamo partecipato è “Logos” che si svolge a Roma ogni ottobre.

8. Quali sono i tuoi programmi per il 2016?
Nel 1916 abbiamo in programma la pubblicazione di una raccolta di racconti brevi di un autore palestinese, Jamal Bannura, un’altra raccolta di Samira Azzam, un libro per l’infanzia di Ghassan Kanafani, un libro sulla storia della Palestina. In generale preferiamo fare poche pubblicazioni ma di alto profilo.

(nell’immagine in alto un dipinto di Vincent Van Gogh)
(vedi anche gli interventi precedenti di questo “viaggio” tra gli editori)

 

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