Fara editore (3)

faraContinuando a spigolare tra gli editori. Ringraziamo Alessandro Ramberti di fara editore, di Rimini,  per aver risposto al nostro invito, raccontandoci delle difficoltà ma anche dei modi per affrontarle: “credo che un piccolo editore non possa illudersi di poter avere un pubblico molto ampio”, scrive Alessandro, ricordando che è importante “puntare su un progetto editoriale di nicchia e di qualità, creando sinergie con gli stessi autori”.
(Vedi anche gli interventi precedenti)

1.     Da quanto tempo fai l’editore?
Dal 1993, oltre 20 anni che per una piccola etichetta è quasi un record.

2.     Come hai definito le tue scelte editoriali?
Qualità, empatia, attenzione alle intersezioni culturali, linguistiche e di generi letterari (saggistica narrativa, prosa poetica, ecc.).

3.     Quali sono le principali difficoltà in genere e quelle che hai affrontato tu?
La distribuzione non esiste più da anni, in libreria (diversi miei distributori sono anche falliti negli anni scorsi). Si cerca di essere visibili in rete, creando eventi con tanti miei autori,  e partecipando a piccole rassegne di qualità come la Microeditoria di Chiari (BS).

blogger_natura_morta_ovale_tre_libri_van_gogh4.     Che periodo è questo per le piccole case editrici italiane?
Non credo ci siano stati periodi facili neanche in passato. Direi che ora è ancora più necessario puntare su un progetto editoriale di nicchia e di qualità, creando sinergie con gli stessi autori e collaborando anche con editori di e-book (io ad esempio ho un accordo con Prospero Editore che realizza e-book per i fariani che le desiderano a condizioni particolarmente vantaggiose).

5.     Quali sono gli argomenti o  le iniziative che attualmente ti sembra attirino di più i lettori?
So che l’unico settore che un po’ tira è quello del libro illustrato per bambini/ragazzi. Per il resto credo che un piccolo editore non possa illudersi di poter avere un pubblico molto ampio.

6.     Cosa pensi degli ebook? Li hai inseriti nel tuo catalogo? Pensi di dargli uno spazio specifico?
Ho risposto a questo alla domanda 4.

7.     Sono importanti i festival e le fiere per rafforzare il contatto con i lettori? Qual è l’ultima fiera a cui hai partecipato?
Sono importanti quelle a misura d’uomo, non mastodontiche (come Roma e Torino) e che permettano di far incontrare lettori e pubblico in modo anche informale e diretto.

8.  Quali sono i tuoi programmi per il 2016?
Curo molto i concorsi letterari che mi consentono spesso di scovare autori di grande qualità (Pubblica con noi, Rapida.mente, Faraxcelsior, Come farfalle diventeremo immensità); l’organizzazione di kermesse con poeti, narratori, artisti e testimoni a Fonte Avellana i primi di luglio e nel prossimo marzo a Bardolino; ovviamente l’editing e la produzione di libri: all’incirca una 20ina di titoli all’anno, poesia, racconti e saggistica di ambito soprattutto umanistico e legata all’attualità.

(nell’immagine, Van Gogh, natura morta ovale con tre libri)

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