Prosegue la “conversazione” di Altrovïaggio con gli editori; di seguito le risposte di Luca Leone di Infinito edizioni, casa editrice specializzata in saggistica, con forte attenzione alle tematiche dei diritti umani e sociali e della multietnicità, sia nelle dinamiche italiane sia in quelle internazionali. Ringraziamo anche lui per avere accettato il nostro invito a intervenire su un tema che non può esaurirsi con poche battute: “C’è un allontanamento dei cittadini italiani dal libro indipendentemente dagli argomenti trattati. La questione è molto più complessa – scrive Luca Leone – e meriterebbe come minimo lo spazio di una tavola rotonda.”
(Vedi anche gli interventi precedenti, e I libri di Infinito edizioni su Altrovïaggio)
1. Da quanto tempo fai l’editore?
Dal 2004
2. Come hai definito le tue scelte editoriali?
Sulla base delle mie competenze professionali maturate in anni di lavoro nelle redazioni dei giornali e dei miei interessi, oltre che di quelli dei miei soci.
3. Quali sono le principali difficoltà in genere e quelle che hai affrontato tu?
Scrivere un piano editoriale e un piano industriale che risultino compatibili con le proprie possibilità e con il mercato. Trovare una valida promozione e un’altrettanto valida distribuzione. Trovare spazi sui media per promuovere i nuovi volumi.
4. Che periodo è questo per le piccole case editrici italiane?
Il peggiore da molti anni a questa parte.
5. Quali sono gli argomenti o le iniziative che attualmente ti sembra attirino di più i lettori?
Non è una questione di argomenti. C’è un allontanamento dei cittadini italiani dal libro indipendentemente dagli argomenti trattati. La questione è molto più complessa e meriterebbe come minimo lo spazio di una tavola rotonda.
6. Cosa pensi degli ebook? Li hai inseriti nel tuo catalogo? Pensi di dargli uno spazio specifico?
Sono esattamente come un libro cartaceo. Non è vero che a una casa editrice costino meno. Non è vero che gli editori guadagnino di più con gli e-book. Non è vero che non inquinano. Non è vero che non sono libri come gli altri. Tutte le nostre novità e molti classici della nostra casa editrice hanno la versione e-book nei formati mobi e ePub e non è affatto vero che gli e-book siano in concorrenza con i libri cartacei. Anzi.
7. Sono importanti i festival e le fiere per rafforzare il contatto con i lettori? Qual è l’ultima fiera a cui hai partecipato?
Sempre meno. Perché festival e fiere hanno difficoltà a rinnovarsi, come l’intero settore. Piùlibri piùlibri, fiera della piccola e media editoria di Roma, 4-8 dicembre 2015.
8. Quali sono i tuoi programmi per il 2016?
Pubblicare, come ormai consuetudine, 32-35 nuovi titoli, continuare a fare editoria di qualità, cercare sempre più un contatto diretto con i lettori e contrastare con i mezzi della parola e della lettura la concentrazione editoriale in corso e la disaffezione verso l’unico mezzo, insieme al teatro e alla musica, capace di farci restare donne e uomini liberi: il libro. Non è un caso, temo, che tutti e tre questi generi espressivi siano in crisi e non ricevano la minima attenzione dai governanti di oggi, così come quelli di ieri hanno lavorato per distruggere i tre settori e arrivare al livello disastroso in cui ci troviamo oggi.
(nell’immagine, Van Gogh, la lettrice di romanzi)