“Dizione e Sviluppo della voce”

“Spesso si pensa erroneamente che un corso di dizione sia dedicato solo ai professionisti della parola ovvero giornalisti, avvocati, conduttori televisivi. Questo non è vero: chiunque dovrebbe frequentare un corso di dizione, perché saper usare la voce produce benefici che migliorano la vita quotidiana di tutti noi. Basti pensare a quanto è importante sapere di essere capiti da chi ci ascolta. Inoltre oggi come oggi si fa di tutto per migliorare la propria immagine: perché non cominciare proprio dalla voce che è il nostro biglietto da visita più evidente?”.

154146995-110a774b-ec43-4258-97e8-7a88307ef3a6Il corso “Dizione e Sviluppo della voce” è condotto da Maria Grazia Tiberi, attrice e speaker radiofonica ed è promosso e organizzato dall’Arci; le iscrizioni sono aperte, chi è interessato può rivolgersi direttamente all’Arci chiamando il 349 593 4803 o inviando una email a: jesi@arci.it 

Il corso è articolato in due parti, ciascuna composta da 12 incontri di un’ora ciascuno.
La prima parte è dedicata alla dizione, la seconda parte al voice training.
Le due parti, pur strettamente collegate, sono autonome: è possibile, per chi lo desidera, partecipare a una sola delle due.
Insieme le due parti formano un corso di formazione di base completo per il lavoro sulla voce.

Prima parte: Dizione
Articolazione (ortofonia) 
Caratteristiche dei suoni articolati. Gli organi dell’articolazione: lingua, denti, labbra, palato. Il “quadrilatero” delle vocali italiane. Le consonanti della lingua italiana: caratteristiche fisiologiche e sonore. Fonemi semplici e complessi. I difetti dell’articolazione. Esercizi di rafforzamento e mobilizzazione dell’apparato fonatorio.
– Dizione (ortoepia)
Introduzione generale alla pronuncia italiana standard. Lingua italiana, dialetti, parlate. Pronuncia moderna e pronuncia tradizionale. Sillabe accentate. Omografi e omofoni. Accenti tonici e accenti fonici. Le “e” e le “o”. Le “esse” e le “zeta”. Il rafforzamento sintattico (geminazione). Correzione delle cadenze dialettali. Letture ed esercizi.

Seconda parte: Voice training
– Respirazione
Cenni di fisiologia dell’apparato respiratorio. Respirazione apicale e respirazione profonda. Diaframma addominale e “diaframma” pelvico. Sviluppo delle capacità respiratorie attraverso gli esercizi base della respirazione.
– Emissione
Dal respiro al suono. Le “corde” vocali. Caratteristiche del suono e della voce. Le tre dimensioni della voce. La focalizzazione corretta. Esercizi di emissione controllata. La laringe, la mandibola, i risuonatori
– Espressione
Trovare la propria voce. La lettura espressiva. Tonìe e protonìe. Intonazione e colore. Timbro, consistenza e grana. Parlare in pubblico.

Negli incontri si lavorerà con registrazioni delle voci degli allievi, e al termine l’insegnante curerà la preparazione di un programma di esercizi personalizzato per le caratteristiche di ogni partecipante

Materiali del corso
Fanno parte integrante del corso i seguenti materiali didattici di appoggio: dispense, esempi, rubrica fonetica, schede pratiche con materiali di esercitazione, scheda personale di analisi della voce.

IL VOICE TRAINING
Cosa può fare un corso di dizione e voice training per una persona?
Dipende in buona parte dalle condizioni della voce di quella persona e dalla consapevolezza che ha della sua voce: ciascuno di noi è differente e ha differenti caratteristiche vocali o problemi fonetici; inoltre ognuno ha obiettivi diversi e diversi gradi di coinvolgimento.
Per questo motivo i risultati di un lavoro di voice training saranno diversi da persona a persona.
La certezza è che, applicandosi con una certa costanza per circa quindici minuti al giorno, la voce di chiunque può migliorare drasticamente. E sarà la sua voce autentica, quella vera, non un’imitazione o una costruzione elegante ma posticcia.

Una voce può aumentare in forza e in estensione, avere più energia e resistenza, diventare più armonica e piacevole da ascoltare. La dizione e l’articolazione possono farsi più precise, chiare e comprensibili. Molti allievi, dopo un periodo di allenamento, notano che le altre persone cambiano atteggiamento e prestano loro più attenzione quando parlano. In ogni caso, anche con un minimo di applicazione, cambia il rapporto che ciascuno ha con la propria voce e con il proprio modo di parlare: si diventa più “coscienti” di essa e più attenti.
Non si tratta di magia: gli esercizi di voice training non sono miracolosi, solo molto efficaci, se svolti regolarmente: i risultati più evidenti sono piuttosto rapidi, perché il metodo di lavoro segue un naturale processo di sviluppo. Una voce deve crescere e svilupparsi come fosse un seme nella terra: naturalmente.

La prima cosa da comprendere è che il lavoro generale sulla voce va distinto in due parti concettualmente ben separate: da un lato l’educazione della voce (che appunto in inglese è detta voice training); dall’altro la corretta dizione di una particolare lingua (in inglese questo lavoro è detto speech training, mentre il termine più tecnico italiano è “ortoepia”):
– Il voice training riguarda in primo luogo l’emissione dei suoni: l’estensione vocale, le variazioni timbriche, la flessibilità, la forza e la risonanza della voce.
– La dizione riguarda la corretta pronuncia delle parole e delle frasi di una lingua (nel nostro caso italiana) ed è legata alla grammatica e all’uso di quella lingua.

I due aspetti in alcuni punti si sovrappongono e si aiutano l’uno con l’altro, ma è molto importante distinguerli: in particolare il voice training è prezioso per migliorare la dizione soprattutto nei difetti di impostazione fonetica, che a loro volta stanno alla base delle inflessioni regionali.

Il termine “impostazione della voce”, che personalmente uso come una sorta di codice per capire di cosa stiamo parlando, è in realtà fuorviante per un buon lavoro di voice training:
la voce non va impostata, va liberata!

L’uso sbagliato della voce e le cattive abitudini portate avanti per anni e anni hanno come risultato un vero e proprio ingabbiamento della voce che risulta limitata e impoverita. Per questo è necessario lavorare con costanza e regolarità: per combattere abitudini sbagliate ormai radicate nel nostro “vivere vocale” quotidiano.

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