“MANIFESTI. Fogli di strada.” di Ezio Bartocci

L’artista Ezio Bartocci e la curatrice Lucia Cataldo, hanno presentato ieri 25 giugno, presso lo spazio espositivo Mirionima dell’Accademia delle Belle Arti, in piazza della Libertà a Macerata, la mostra “MANIFESTI, fogli di strada”, che resterà esposta fino al 13 luglio.
123456Si tratta di una raccolta significativa di circa 50 opere che propongono al visitatore l’itinerario grafico di Bartocci dagli anni Settanta a oggi, attraverso la realizzazione di uno specifico prodotto artistico, il manifesto, che non è esaustivo della sua attività ma a cui ha sempre riservato un’attenzione particolare.
“Il preminente interesse per la grafica e il design – scrive  Loretta Fabrizi – caratterizza tutta la sua intensissima attività con manifesti, illustrazione di libri e riviste, copertine editoriali, cataloghi. A partire dalla metà degli anni Sessanta l’artista ha realizzato un inconfondibile alfabeto segnico con cui ha “reinventato” il mezzo grafico grazie alla dimensione aperta e sperimentale di incontri e combinazioni di tecniche, materiali, linguaggi tenuti insieme da una sottile ironia e dal gusto del gioco.”
Il manifesto , dunque, non come prodotto al servizio della pubblicità e del marketing, bensì come sviluppo delle potenzialità artistiche e come messaggio di nuovi valori per contribuire al cambiamento sociale?
“Nella serie di manifesti realizzati per iniziative culturali ed enti pubblici – scrive ancora Loretta Fabrizi – l’artista ha saputo mantenere una propria cifra espressiva elaborando nel contempo segni ed immagini di chiara decifrabilità volte a costruire consenso e partecipazione. Il senso sociale della comunicazione è avvertito più che mai nei panni del progettista al servizio del bene pubblico che deve contribuire alla crescita collettiva stimolando l’interesse e la passione per i valori comuni, per il patrimonio condiviso. Il manifesto deve dunque potersi distinguere dalle migliaia di altri prodotti analoghi e senza scadere nel modello meramente pubblicitario deve rendere desiderabile un’idea, un valore, un bene immateriale, allo stesso modo di un altro prodotto. Di qui la scelta di soluzioni grafiche che coniugano la qualità artistica di segni e delle immagini con la facile decifrabilità per l’apertura di canali comunicativi evocativi e dialoganti. Qualità estetica, forza evocativa, chiarezza comunicativa e coinvolgimento sono i punti di forza di un processo che ha un evidente fondamento etico al quale Ezio Bartocci non ha mai rinunciato.”

(la mostra è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18, fino al 13 luglio; Info: 328 4571125  –  Accademia delle Belle Arti, spazio espositivo Mirionima, piazza della Libertà, Macerata.
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