In Italia non si legge. Altri 820mila lettori persi nel 2014.

Da Arci report del 11/02/2015
(un commento del rapporto dell’Associazione italiana degli editori; il 23 aprile è la giornata mondiale del libro, l’Aie lancia la campagna “Io leggo perché”)

ioAltre 820mila persone nel 2014 sono uscite dal mercato della lettura. L’Italia si conferma sempre più rallentata nei consumi culturali. Legge almeno un libro all’anno il 41,4% degli italiani, meno della metà della popolazione.

Crollano i lettori deboli, che leggono tra 1 e 3 libri all’anno: nel 2014 sono diminuiti del 6,6%. Ma calano anche i lettori forti. Smettono di affezionarsi ai libri perfino le donne, che reggevano l’industria editoriale. Nel 2014 le lettrici sono state più dei lettori, ma si sono assottigliate dell’11,8% rispetto all’anno precedente. Il Nord legge più del Sud, ma perde il 4% circa nelle varie aree. Si salvano solo i ragazzi, metà dei quali, fino ai 18 anni, legge almeno un libro all’anno.

L’Associazione italiana editori, che ha scattato questa fotografia impressionante sulla non lettura, ha deciso di stanare uno ad uno i ‘lettori dormienti’, convinta che l’unica soluzione possibile sia mettergli in mano un libro. È stata lanciata nei giorni scorsi la campagna Io leggo perché, una grande iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura rivolta ai non lettori, fondata sulla passione dei lettori di ogni età ed estrazione, come ha dichiarato il Presidente dell’Aie, ovvero la guerra dei lettori contro i non lettori.

Una mobilitazione che prevede la distribuzione gratuita il 23 aprile, Giornata mondiale del libro, di 240mila volumi, corrispondenti a ventiquattro titoli scelti dagli editori, ristampati in una uniform edition. Una collana che punta sui classici: da Alessandro Baricco a Sveva Casati Modignani, da Massimo Carlotto ad Andrea Vitali. Tra gli stranieri, Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini, e Daniel Pennac. E due romanzi che dovrebbero riscoprire anche quelli che ancora leggono: Quando sei nato non puoi più nasconderti di Maria Pace Ottieri (Nottetempo) e Il corvo di Kader Abdolah (Iperborea), iraniano, rifugiato in Olanda.

I libri donati dall’Aie saranno accessibili ai non vendenti, ma non saranno pubblicati in ebook, pur usando tutti gli stratagemmi della rete. La loro consegna avverrà tramite dei ‘Messaggeri’.
Se il 23 aprile qualcuno vi fermerà per strada e vi regalerà Margaret Mazzantini, Silvia Avallone o Andrea De Carlo, non spaventatevi: sono i volontari di Io leggo perché, reclutati nelle scuole e nelle università.
Ci saranno testimonial vip. I primi quattro sono Lella Costa, Arturo Brachetti, Linus e Vittorio Brumotti.
Il 23 aprile l’Italia diventerà una libreria a cielo aperto con eventi a Torino, Vicenza, Roma, Cosenza e Sassari per Piazza un libro e la diretta di Rai 3 dalla Milano dell’Expo, in prima serata.
I libri saranno distribuiti anche su 500 regionali e sui Frecciarossa. Gli studenti potranno giocare a Crossa un libro, scrivendo sui post-it le loro citazioni preferite e scambiandosele. Uno sforzo immane, che coinvolge una settantina di addetti ai lavori. Gli scrittori selezionati hanno rinunciato al diritto d’autore. Ora tocca ai non lettori farsi avanti per condividere questo piacere.

ArciReport, 12 febbraio 2015

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